I giardini pubblici di Varallo sono molto più di un semplice spazio verde: sono un luogo di memoria e di ispirazione, dove il tempo sembra rallentare. Questo disegno cattura un angolo speciale, un piccolo sentiero che si snoda tra gli alberi fino a raggiungere una vecchia panchina di pietra. Lì, sotto l’imponente albero che sembra proteggere con i suoi rami aperti, ci si può fermare a riflettere, respirare il silenzio o semplicemente ascoltare il fruscio del vento.

Per molti, questo è un luogo intriso di ricordi: un nascondiglio segreto durante i giochi d’infanzia, un rifugio dove sfuggire alla frenesia o un posto per sognare ad occhi aperti. Ogni pietra, ogni gradino consumato racconta una storia, mentre la luce che filtra tra le foglie trasforma questo angolo in un quadro naturale, dove il fascino della semplicità incontra la profondità del vissuto.

È qui che il passato incontra il presente: un luogo per chi cerca la pace, ma anche per chi vuole ritrovare una parte di sé. Per me, è stato uno spazio di pura ispirazione, dove ogni dettaglio sembrava chiedermi di essere immortalato.